Mio figlio va male a scuola – Esperienze Sociali delle Nuove Generazioni
Un libro per comprendere le nuove generazioni nell’ambito scolastico. “Mettendo da parte l’immagine ideale dello studente modello, ci accorgeremo di avere a che fare con persone reali con problemi e bisogni reali. Scopriamo che la mancanza di voglia di studiare è una reazione intelligente alla difficoltà di costruire la propria identità sociale nel mondo contemporaneo: scegliere il proprio posto nel mondo, costruirlo attivamente e il bisogno di essere rispettati in questo impegno.”
Come tutte le costruzioni umane la scuola è un’entità stratificata e complessa. Di solito, quando se ne parla, la si riduce a termini quali “programma”, “classe”, “didattica”, ecc… Tuttavia è solo nell’immaginario collettivo che queste parole continuano a definire il “fare scuola” contribuendo a mantenere inalterata l’immagine ideale dello studente: un bambino o un adolescente che, grato per l’opportunità, ogni mattina si reca a scuola desideroso di apprendere e, in rispettoso silenzio, ascolta e scrive. Come vedremo la “prassi scuola” è invece altra cosa.
Gli studenti sono spesso disobbedienti, irrequieti, disinteressati alla lezione. L’aspetto sociale della classe, altra novità dei cambiamenti in atto, pone diversi problemi di adattamento nella conduzione dell’ora di lezione: il programma è ancora un punto di riferimento per la didattica di molti docenti. Dovremmo quindi immaginare un nuovo modo di fare scuola, ma dovremmo anche intenderci in che modo il cambiamento potrebbe avvenire.
La nostra breve riflessione, nella prima parte di “Mio figlio va male a scuola”, è dunque centrata sul modo di essere delle nuove generazioni, sul loro stile di pensiero e di apprendimento e sulle evidenti contraddizioni della vita scolastica. La scuola non riesce a recepire il divario importante tra le richieste sociali che stimolano i ragazzi a sperimentare, ad emanciparsi e a crescere in fretta, e il suo modello di formazione che invece li costringe ad una condizione di passività.
La seconda parte di “Mio figlio va male a scuola” riguarda l’esperienza dei ragazzi di una scuola media che hanno partecipato al corso “Studiare bene senza averne voglia”1. Le loro testimonianze aiutano a comprendere che cosa c’è dietro la mancanza di motivazione allo studio, ormai diffusa nella scuola, e in generale dietro i loro altri “atteggiamenti”. Mettendo da parte l’immagine ideale dello studente modello, ci accorgeremo di avere a che fare con persone reali con problemi e bisogni reali. Scopriamo che la mancanza di voglia di studiare è una reazione intelligente alla difficoltà di costruire la propria identità sociale nel mondo contemporaneo: scegliere il proprio posto nel mondo, costruirlo attivamente e il bisogno di essere rispettati in questo impegno.
BIOGRAFIA
Silvia Maurano si è diplomata ISEF presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, conseguendo la Laurea in Scienze Motorie presso l’Università di Torino. Si è specializzata presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nell’insegnamento di Scienze Motorie e Sostegno per la scuola secondaria di I e II grado. Ha seguito dei corsi di formazione col dottor Masoni “Studiare bene senza averne voglia” e la “Negoziazione con gli alunni disobbedienti”. Da due anni è conduttrice del corso “Studiare bene senza avere voglia” presso la scuola secondaria di primo grado G.
Cassinis, dove è docente di sostegno e referente della disabilità. Attualmente ricopre la funzione di vicepreside dell’I.C. “Vittorio Locchi”.
Aldo Strisciullo è psicologo e, oltre all’attività privata presso il suo studio, si occupa di consulenza e formazione presso vari enti, pubblici e privati.
Si è laureato in Letterature Straniere presso l’Università di Bari, poi in Psicologia, presso l’Università di Torino, dove ho conseguito la laurea in Scienze della Mente. Ha studiato lingua e cultura araba all’Università di Tunisi El Manar (Bourguiba school).
È iscritto al Master in Studi Contemplativi, pratiche contemplative, presso l’Università degli Studi di Padova.
Collabora da diversi anni con il Centro Formazione e Studio del dottor Marco Masoni, un gruppo di ricerca sulle strategie di cambiamento da adottare nella vita privata del singolo, delle famiglie, nelle organizzazioni e nella vita scolastica.