Storia del Bottonuto – Il cuore perduto di Milano
Sito nell’attuale Via Larga vi era il porto fluviale di Mediolanum, fu costruito nel I Secolo d.C. a cavallo della Cinta Urbica Repubblicana, e consentiva l’attracco di piccole imbarcazioni.
Il laghetto era formato da un’ampia ansa del fiume Seveso che tramite la Vettabbia e di seguito il Lambro, arrivava attraverso il Po’ al mare Adriatico.
Il porto, concepito per il trasporto e commercio delle merci, venne in seguito prosciugato a causa dei continui allagamenti, sulle sue ceneri venne realizzata la fossa di scolo delle acque di scarico e dei rifiuti chiamata “Butinucum” la quale diede il nome al Bottonuto.
Il fatto che da tutto questo ne derivò una latrina ci potrebbe indurre a pensare che questa zona non fosse particolarmente importante, dobbiamo sfatare questo mito, perché al Bottonuto durante il IV secolo d.C. passava la strada che conduceva l’esercito fino al foro di Mediolanum, per festeggiare un’importante vittoria.
BIOGRAFIA
Francesco Liuzzi, fin dalla tenera età grande appassionato di Milano e della sua storia, per oltre trent’anni ha condotto ricerche approfondite negli archivi storici del Comune di Milano e dell’Amministrazione provinciale, presso la Raccolta Bertarelli e l’Archivio di Stato, solo per citarne alcuni che hanno portato alla pubblicazione del volume “Milano la città scomparsa”
(Fabbrica dei Segni, 2015) e del presente lavoro. Le sue ricerche sono pubblicate anche sulla pagina Facebook “Milan l’è semper Milan” (di cui è l’amministratore) con lo pseudonimo di “Milano Sparita”. È il fondatore del canale Youtube “Milano Sparita” che pubblica video storici sulla città scomparsa. Collabora da diversi anni con Roberto Arsuffi amministratore della pagina web “Urbanfile” e con la “Fondazione Milano Policroma” della quale è anche Socio.