Voci Migranti

22,00 

Autore: Alessandra Spreafico
Numero di pagine: 88
Formato: 22 x 22 cm
Età di lettura: 3+
Tematica: Migrazione, empatia, bambini

COD: 9788832863291 Categorie: , , ,

Voci MigrantiStorie di vita e di speranza di bambine e bambini in viaggio

Raccontare la migrazione ai bambini – per crescere con empatia
Viviamo in un tempo in cui il viaggio è diventato parte dell’identità di moltissimi bambini. Alcuni attraversano confini con la speranza di un futuro migliore; altri restano nel paese d’origine e vivono la distanza come parte quotidiana della loro crescita. Le storie raccolte in questo libro nascono da esperienze reali, ascoltate durante gli incontri del ciclo Voci Migranti, promosso dall’associazione Lingua Madre Brescia, all’interno del palinsesto di Spazio Lampo, promosso dal Comune di Brescia. Le narrazioni sono state semplificate, rielaborate con cura e rese accessibili a un pubblico di bambini della scuola primaria. Ma la loro radice è autentica: portano in sé la forza della memoria, la dolcezza della nostalgia e la speranza del ritorno.

Perché raccontare la migrazione ai bambini?
L’infanzia è il tempo in cui si formano i valori, le idee sull’altro, il modo di percepire la diversità. Parlare di migrazione con i bambini non significa solo spiegare un fenomeno sociale o politico. Significa offrire strumenti per comprendere l’alterità, per costruire empatia, e per contrastare pregiudizi e stereotipi.

La pedagogia interculturale ci invita a partire dall’ascolto e dal riconoscimento delle storie di ciascuno. Come scrive la pedagogista Graziella Favaro: “La narrazione è una forma di cittadinanza: raccontare e ascoltare storie è un modo per appartenere e per accogliere” (Favaro, Nuovi alfabeti. Educare in contesti multiculturali, FrancoAngeli, 2002). Attraverso il racconto, bambini di origini diverse possono riconoscersi e trovare un linguaggio comune. I bambini autoctoni, invece, possono entrare in contatto con mondi lontani e sviluppare sguardi più aperti e accoglienti.

Voci migranti

Storie multilingue per costruire ponti
Abbiamo scelto di proporre ogni storia in tre lingue: in italiano e nella lingua del protagonista (arabo, rumeno, francese) e in simboli.
Questo ha un duplice significato:
1.    Rispettare e valorizzare i narratori originali: le storie prendono spunto da racconti di vita vera, condivisi con coraggio durante gli incontri di Voci Migranti. Lasciare spazio alla lingua madre è un atto di riconoscimento. Per l’Associazione Lingua Madre Brescia, un impegno costante.
2.    Offrire uno strumento accessibile ai bambini che arrivano in Italia: molti piccoli lettori che entrano nel sistema scolastico italiano non conoscono ancora la lingua. La doppia lingua permette loro di non sentirsi esclusi e di iniziare a orientarsi con più fiducia tra parole e significati nuovi.

Storie difficili, ma piene di speranza
La migrazione non è mai solo partenza o arrivo. È attesa, mancanza, adattamento, cambiamento. È paura, ma anche coraggio. Nelle pagine di questo libro, i bambini incontreranno compagni di banco arrivati da lontano, ma anche piccoli che restano, come Lilia, ad aspettare una mamma lontana. Le storie non nascondono la fatica del viaggio o della separazione, ma cercano sempre un varco di luce, uno spazio in cui possa sbocciare la fiducia.

Come suggerisce Bruno Tognolini, poeta per l’infanzia, “Le storie servono a crescere diritti”, perché quando un bambino legge (o ascolta) una storia, costruisce dentro di sé le parole per dirsi e per capire gli altri.
Questo è quello che abbiamo cercato di fare con questo libro.

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